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L'arte della quiete: Yin Yoga


Mi sono innamorata dello yoga grazie allo Yin Yoga, una pratica dolce, lenta e rilassante. In cui il corpo può finalmente lasciarsi andare.


Non è una pratica statica, o meglio, non nel lavoro del corpo. Il corpo infatti resta immobile in una posizione per almeno 3 minuti, ma nello stesso tempo lavora sul tessuto connettivo e sulla fascia, quindi il corpo si allunga dolcemente.

Lo Yin Yoga è molto diverso dagli altri stili di yoga. Le sue origini si fondono con la tradizione dell'Hatha yoga dell'India e con la tradizione yoga taoista della Cina.


Se pratichiamo abitualmente stili di yoga yang come Vinyasa o Ashtanga è importante alternarle con classi di Yin Yoga.

Troppa concentrazione sugli aspetti yang di noi stessi può renderci più

stanchi, sopraffatti e stressati. Abbiamo perciò bisogno di lavorare anche sul lato yin per sintonizzarci, nutrirci e ringiovanire.

L'ideale infatti sarebbe poter seguire una classe di Yang Yoga a settimana e una di Yin Yoga a settimana, o un'ottima soluzione sono le classi di yoga che includono entrambe le pratiche (flow to yin o yang to yin).


Lo Yin Yoga non è destinato a sostituire altri tipi di yoga o esercizi, ma a bilanciare

tutta l'energia yang della nostra vita. Chi ha uno stile di vita molto sedentario (yin)

probabilmente ha più bisogno di fare una pratica yang. Al contrario le persone molto attive (yang), probabilmente hanno bisogno più dello Yin Yoga.


Lo Yin yoga è uno dei percorsi migliori per avere una maggiore flessibilità del corpo.

Spesso si pensa che questo tipo di pratica sia noiosa o non faccia al proprio caso, perchè siamo abituati al dinamismo e a sentire il corpo sudare!

In realtà le classi di Yin Yoga sono ideali per sentirsi più calmi, più centrati e più elastici nel corpo e affrontare così classi poi più dinamiche con maggiore consapevolezza e sicurezza.



Sono 3 le regole da rispettare nella pratica: 
  • Trovare il proprio limite e non superarlo, anzi fermarsi poco prima del limite; questo consente di aprire e allungare il corpo in sicurezza, di lasciarsi andare gradualmente seguendo i tempi del corpo

  • Stare fermi, che per molti sembra facile ma non lo è! Mentalmente è molto impegnativo. Questo significa abbracciare il momento presente senza scappare dalle sensazioni che si provano in quel momento

  • Mantenere la posizione, solitamente le posizioni vanno mantenute da un minimo di 3 minuti fino ad un massimo di 5 o 10 minuti


Quando utilizzi questi tre principi nella pratica dello Yin Yoga unito a un respiro consapevole e profondo, come quello dello ujjayi pranayama, non solo ti aiuterà ad allentare le tensioni del corpo ma a portare pace anche alla tua mente. Raggiungendo così uno stato di calma e quiete interiore: l'arte della quiete.

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